I media locali pubblicano la reazione tra i diversi settori di questa regione per la condanna a 10 anni di reclusione contro la golpista e le diverse condanne contro altri colpevoli della rottura istituzionale del novembre di quell’anno.
L’ABI esamina in particolare le dichiarazioni del Partito della Sinistra Europea, che ricorda i crimini di Áñez dopo essersi autoproclamata presidentessa, “con un chiaro golpe di stato (2019), seguito da massacri e persecuzioni”.
“Ci congratuliamo con il popolo boliviano per questa importante vittoria. Né dimenticare né perdonare”, ha affermato quell’organizzazione europea, citata dall’Agenzia Boliviana.
Il media andino recensisce deputati italiani e spagnoli che hanno anche considerato la condanna di Áñez una “grande vittoria” per la democrazia boliviana.
L’ABI cita l’eurodeputato Massimiliano Smeriglio, che sui suoi social ha scritto che la condanna a 10 anni di reclusione dell’ex senatrice è “un’ottima notizia”.
“La sentenza che condanna Jeanine Añez per aver orchestrato il golpe di stato in Bolivia – afferma il legislatore socialista – è una grande notizia per la democrazia e per il popolo boliviano. Tutto il mio sostegno e la mia solidarietà”.
“Buone notizie dalla Bolivia, condannata la leader del golpe di stato Jeanine Áñez”, ha scritto Sira Rego, eurodeputata della Sinistra Unita.
Da parte sua, la segretaria generale di Podemos in Spagna, Ione Belarra, ha indicato che l’auto-proclamazione incostituzionale di Añez ha generato violenze, morte e persecuzioni in Bolivia.
Ig/app