In un’attività svolta in questa capitale per la commemorazione, ha sottolineato che c’è un “lavoro forte, intenso e difficile dell’agenzia in tutti i suoi ambiti”, che ha permesso di superare gli ostacoli imposti dalla pandemia della COVID-19 e il bloqueo applicato all’isola dagli Stati Uniti.
Secondo González, la politica di Washington impedisce a Prensa Latina di effettuare bonifici internazionali e conti operativi, che ostacolano la gestione della multimedia.
Tuttavia, ha commentato che anche in questo contesto, negli ultimi due anni il mezzo di comunicazione è riuscito a crescere ed ad inglobare corrispondenti in Iran e Giappone, con i quali sono presenti più di 40 sedi in vari paesi.
L’agenzia nasce nel contesto del confronto tra la trionfante Rivoluzione Cubana e le campagne di disinformazione dei monopoli mediatici dell’epoca, con una linea editoriale definita di “oggettiva, ma non imparziale”.
Attualmente trasmette più di 350 notizie al giorno in sei lingue, promuove l’uso di strumenti web innovativi ed ha accordi con diversi media e istituzioni.
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