Il ministero degli Esteri ha denunciato in un comunicato la morte questa mattina di Rafiq Riyad Ghanam, 20 anni, per un colpo di arma da fuoco di un soldato israeliano.
Questo nuovo crimine fa parte della serie di omicidi quotidiani contro la nostra gente, ha detto.
Ha anche criticato l’arresto di 44 cittadini in varie incursioni, “a seguito di aggressioni barbariche in città, villaggi e campi profughi”.
Queste azioni violano tutti gli accordi firmati, la Convenzione di Ginevra e i principi internazionali relativi ai diritti umani, ha sottolineato.
Il ministero degli Esteri ha ritenuto che questi attacchi siano parte di un piano per perpetuare la confisca delle terre e cercare di infrangere la volontà del popolo palestinese.
Ha anche ribadito il suo rifiuto per “la continua demolizione, confisca e demolizione di case e strutture in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Orientale”.
Le continue violazioni e crimini di Tel Aviv di fronte al silenzio della comunità internazionale minano ogni possibilità di rilanciare il processo di pace, ha concluso il ministero.
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