Attraverso un comunicato, l’organizzazione si è rammaricata che le procedure svolte dalla Procura Generale della Repubblica abbiano definitivamente confermato la morte del noto insegnante, ricercatore e attivista venezuelano, avvenuta nell’agosto del 2020.
La REDH ha espresso il suo profondo rammarico per l’omicidio di un ex membro delle Forze Armate di Liberazione Nazionale (FALN) e del suo settore politico PRV-Ruptura, “un compagno solidale a tutte le cause progressiste, un contributore alla configurazione delle basi teoriche e le politiche del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV)”.
Allo stesso modo, la REDH ha evidenziato la traiettoria di Carlos Lanz come un acuto studioso ed insegnante sul tema delle operazioni di guerra psicologica e non convenzionale.
Ha ricordato che l’indagine svolta da due anni dalla Procura ha rivelato fondati indizi che il delitto sia stato istigato per motivi passionali dalla compagna di Lanz, Maxiorisol Cumare, complice di una decina di malviventi che hanno rapito la vittima, l’hanno uccisa e fecero sparire i suoi resti.
In una conferenza stampa offerta ieri dal Pubblico Ministero, il procuratore generale venezuelano ha spiegato i dettagli del rapimento, della scomparsa e del successivo omicidio del famoso insegnante, sociologo e politico di sinistra, crimini per i quali sono 13 le persone detenute e accusate.
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