L’obiettivo della Casa Bianca è rafforzare le tendenze settarie, etniche e separatiste nell’area e trasformare Israele in uno stato imperialista che costituisce il centro tecnologico e bellico della regione, ha affermato il giornalista Abraham Abrash. L’interesse degli Stati Uniti nell’area rimane latente a causa della sua posizione strategica e della sua ricchezza di gas e petrolio, ha sottolineato.
Secondo Abrash, ora l’obiettivo è formare un’alleanza in Medio Oriente simile alla NATO.
A questo proposito, ha stimato che non sarà facile creare una simile coalizione, se non attraverso “la fabbricazione di guerre locali e regionali che saranno più sanguinose del caos della cosiddetta Primavera Araba”.
Il presidente arriverà domani in Israele per la sua prima visita nell’area dal suo arrivo al potere nel gennaio del 2021.
Dopo il suo soggiorno in questo paese, si recherà in Cisgiordania per incontrare il suo omologo palestinese, Mahmoud Abbas, per poi tornare in Israele, per partire per l’Arabia Saudita.
Lì parteciperà al vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico, al quale parteciperanno anche i leader di Giordania, Egitto e Iraq.
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