I parlamentari sostengono nella loro causa che l’ex soldato ha commesso un’improbabilità amministrativa, una propaganda elettorale anticipata, un abuso di potere politico ed economico ed un crimine contro lo Stato democratico.
Nel palazzo Alvorada (residenza ufficiale a Brasilia), davanti a una quarantina di rappresentanti stranieri, Bolsonaro ha ripetuto il giorno prima infondati e già smentiti i sospetti sulle urne elettroniche e sul processo elettivo.
Nel ricorso inviato in Cassazione, i legislatori denunciano che Bolsonaro ha utilizzato la posizione per scuotere l’ordine democratico.
“La persona rappresentata non può utilizzare la carica di Presidente della Repubblica per sovvertire e attaccare l’ordine democratico, cercando di creare vero caos nel paese e destabilizzare le istituzioni pubbliche”, si legge in una parte del testo inviato al Tribunale Supremo.
I legislatori hanno affermato che Bolsonaro ha utilizzato risorse pubbliche, come la struttura del Palazzo Alvorada e TV Brasil (il discorso è stato trasmesso in diretta sulla rete nazionale), a proprio vantaggio.
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