venerdì 26 Luglio 2024
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Il presidente del Messico sottolinea l’assunzione dei medici cubani

Cuba è il paese che ha più medici rispetto ad altri, ecco perché li assumiamo ed ai conservatori non piace, ha affermato oggi il presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador.

La dichiarazione è stata rilasciata durante la conferenza stampa mattutina al Palazzo Nazionale in risposta ad una domanda sulla carenza cronica di medici ed, in particolare, specialisti di base come pediatri, oncologi, nefrologi, di cui patisce Messico.

Ha spiegato che stanno vedendo da dove portarli per coprire più di ottomila posti nel paese e si scopre che non si trovano perché tutte le nazioni hanno lo stesso problema del Messico e c’è una realtà: in America Latina e anche nel mondo chi ha più medici è Cuba.

Ha sottolineato che questo dimostra che il modello neoliberista è un clamoroso fallimento, non solo nel nostro paese perché ciò che sta accadendo nell’economia è stato solo accelerato dalla pandemia della COVID-19 e dalla guerra in Ucraina, comunque sta per esplodere perché il il modello non funziona.

È impossibile che ci siano 800 milioni di persone nel mondo che vivono con un dollaro al giorno e questa brutale disuguaglianza sociale non può continuare. Il deficit di medici in Messico è la prova più evidente del fallimento del modello neoliberista, ha ribadito.

Immagina che non ci siano specialisti nei paesi in cui abbiamo cercato, soprattutto per le politiche che hanno imposto per limitare la possibilità che i giovani studino ed accedano alle scuole di medicina. In Messico, 300.000 aspiranti medici venivano rifiutati ogni anno, ha detto.

Coloro che hanno sostenuto questa politica e anche quelli di noi che rimangono in silenzio, dai presidenti a tutti i dipendenti pubblici, presidenti di università e politici, dovrebbero essere ritenuti responsabili, ha affermato.

Tutto è una conseguenza delle cosiddette riforme strutturali in tutti i settori del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, poiché hanno imposto la loro politica economica, i loro aggiustamenti e l’agenda nefasta per più di 30 anni, ha denunciato.

Sulla capacità scientifica di Cuba, il presidente ha raccontato un aneddoto su un produttore amico, ma anti-cubano, che si vantava delle papaie che produceva per una nuova varietà che aveva conseguito.

E quando le spiegò che era stato scoperto da scienziati cubani da altri tipi autoctoni come il Maradol Rosso, non voleva crederci e nemmeno che la papaya che si mangia nel paese ha un’origine cubana.

Era molto sconvolto, come fanno oggi i conservatori con i medici cubani e la loro qualità professionale, ma alla fine ha dovuto ammetterlo, ha detto.

Il direttore dell’Istituto Messicano di Previdenza Sociale, Zoé Robledo, ha affermato che non è coperto il deficit di 14.500 medici, né le 8.800 specialità, che saranno coperte con contratti per i cubani fino a quando gli specialisti messicani non saranno formati.

Luigi Manuel Arce, giornalista di Prensa Latina

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