venerdì 26 Luglio 2024
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Siria chiede la fine del piano coloniale israeliano nel Golan occupato

Damasco, 1° ago (Prensa Latina) Il delegato siriano agli uffici delle Nazioni Unite (ONU) a Ginevra, Husam Eddin Ala, ha denunciato oggi alla Commissione per i Diritti Umani il progetto israeliano di costruire turbine eoliche nel Golan occupato.

 

Abbiamo più volte messo in guardia sui rischi di questo piano coloniale che Israele intende attuare sulla salute delle persone e dell’ambiente nel Golan, ha affermato il diplomatico in una lettera indirizzata a nome del suo paese all’Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Michelle Bachelet.


Ha assicurato che la politica coloniale e discriminatoria di Tel Aviv costituisce una grave violazione del diritto umanitario internazionale e di tutte le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite approvate dai suoi vari organi.


Secondo il delegato, questo progetto comporta azioni illegali come la confisca e l’appropriazione di terreni ai Golanesi, oltre ad avere conseguenze disastrose e danni permanenti all’ambiente ed alla salute.


Ha spiegato che più di 80 turbine giganti, ciascuna alta 120 metri, saranno costruite in tre fasi sui terreni agricoli dei villaggi di Ain El-Hajal, Mansoura e Thaljiyat, minacciando il sequestro di oltre 400 ettari di terreno produttivo.


Damasco ha affermato più volte che il Golan è una parte inseparabile della Siria e il suo recupero con tutti i mezzi garantiti dal diritto internazionale rimarrà una priorità per Damasco.


Ig/fm

 

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