Secondo gli oltre 40 firmatari, la nuova Magna Carta crea le basi legali affinché la nazione meridionale possa iniziare con successo una nuova fase di crescita equa, ed hanno invitato il resto del mondo ad apprendere dall’iniziativa.
Il progetto di legge fondamentale sarà approvato o meno con un plebiscito popolare il 4 settembre.
La lettera citata evidenzia che in termini di sviluppo economico, la proposta costituzionale è un documento visionario, con prospettive di attrarre investimenti, tutelare la stabilità finanziaria e favorire lo sviluppo, da qui il sostegno espresso nel documento.
“(…) sosteniamo il documento visionario che la Convenzione costituzionale ha prodotto per garantire al Cile una crescita sostenibile ed una prosperità condivisa”, affermano i firmatari, tra cui l’ex relatore speciale e presidente della Commissione economica, sociale delle Nazioni Unite e la cultura dei diritti umani, Philip Alston.
Il comunicato sottolinea anche la responsabilità dello stato avallato nel progetto della Magna Carta di fronte a problemi che richiedono interventi urgenti come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile e l’insicurezza economica.
Altro aspetto significativo è il riconoscimento di aspetti di particolare interesse umano ed il loro impatto sul necessario modello economico di sviluppo proposto nella bozza di Costituzione.
Se la nuova Costituzione venisse approvata in Cile, sostituirebbe quella attuale, in vigore dal 1980, elaborata e approvata dalla Giunta Militare guidata dal dittatore Augusto Pinochet (1915-2006).
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