In questo senso, il capo di Stato, che ha nel suo programma di governo un elemento essenziale per raggiungere la pace totale in Colombia, ha alluso ad una dichiarazione dell’Ufficio dell’Alto Commissario per la Pace su questo gesto dell’ELN.
“Apprezziamo molto positivamente la decisione unilaterale della guerriglia ELN di liberare sei membri delle nostre forze armate che erano in loro potere nel dipartimento di Arauca”, si legge nel testo dell’Ufficio.
Ha aggiunto che la sua decisione umanitaria è un gesto importante per costruire le basi per riavviare il processo di dialogo verso la pace.
“La sua azione allevia l’ansia dei prigionieri e delle loro famiglie ed è un segno per la società della sua volontà di avanzare nel tessuto della pace”, ha aggiunto. Ha anche ringraziato la Chiesa cattolica e l’Ombudsman per il loro ruolo umanitario in questo rilascio.
Ieri l’ELN ha rilasciato cinque soldati e un poliziotto trattenuti dal Fronte di Guerra Orientale di questa forza di ribelli nel dipartimento di Arauca.
Due sottufficiali, tre militari di professione ed un agente dell’ordine pubblico sono stati affidati ad una delegazione umanitaria composta da rappresentanti dell’Ufficio del Difensore Civico e della Chiesa, tra gli altri organismi della società civile.
La scorsa settimana una delegazione del governo ha ratificato a L’Avana, la volontà di riprendere i colloqui con la rappresentanza dell’ELN per la ricerca di una pace stabile, duratura e sostenibile.
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