In quell’incontro, il numero delle nazioni partecipanti è aumentato a 96, con nove osservatori e 10 ospiti, e vi hanno partecipato il maggior numero di leader e movimenti di liberazione che si sia mai riunito negli incontri precedenti.
Il discorso pronunciato dall’allora presidente cubano, Fidel Castro, all’assunzione della presidenza della MNOAL, costituì un contributo storico alla definizione degli obiettivi del movimento ed un valido aiuto per i dibattiti, perciò fu inserito nel verbale della conferenza.
In quell’occasione, il capo di stato ospitante ha definito l’essenza antimperialista, anticoloniale, antineocolonialista, antirazzista, antisionista e antifascista del MNOAL, che ha suscitato una standing ovation.Quelli di noi qui riuniti rappresentano la stragrande maggioranza dei popoli del mondo, ha detto nel suo discorso, in cui ha esortato all’unità contro il saccheggio dei paesi sottosviluppati da parte dei grandi centri di potere del capitalismo.
Uniamoci tutti strettamente; uniamo le forze crescenti del nostro vigoroso Movimento nelle Nazioni Unite ed in tutti i forum internazionali, per chiedere giustizia economica per i nostri popoli, affinché cessino il dominio sulle nostre risorse e il furto del nostro sudore, ha sottolineato.
Ha anche denunciato l’aumento delle spese militari e lo sviluppo di armi sempre più micidiali da parte delle potenze, mentre l’aumento delle disuguaglianze ha causato “l’accumulo di montagne di problemi di sottosviluppo, povertà, carenza di cibo, insalubrità, inquinamento ambientale, mancanza di scuole, alloggi, disoccupazione e crescita demografica esplosiva”.
Ig/evm