Il FPLP ha criticato in una dichiarazione l’ondata di “arresti, rastrellamenti ed esecuzioni” commessa dalle forze di Tel Aviv in Cisgiordania.
I crimini israeliani non scoraggeranno il popolo palestinese, al contrario, aumenteranno la lotta fino alla piena realizzazione dei suoi obiettivi nazionali, ha affermato la formazione di sinistra.
Il gruppo ha anche messo in dubbio il sostegno del governo di Tel Aviv alle azioni dei suoi militari.
Ieri il primo ministro israeliano, Yair Lapid, ha espresso chiaramente tale posizione rifiutando un processo giudiziario contro il soldato che ha ucciso a maggio la giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, ha sottolineato.
Le osservazioni di Lapid riflettono gli ordini dell’esecutivo dell’occupazione ai suoi soldati di sparare per uccidere qualsiasi cittadino palestinese, ha affermato giovedì il ministero degli Esteri palestinese in una dichiarazione.
“…Non commettere errori, i nostri soldati hanno il pieno sostegno del governo”, ha sottolineato Lapid ieri.
Ig/rob