Lo ha affermato in una conferenza stampa il sindaco di quella che è anche conosciuta come Isola di Pasqua, Pedro Edmunds Paoa, che ha fatto riferimento alla mancanza di risorse per proteggere il parco di 16.000 ettari, famoso per i moai, figure umanoidi scolpite dalla loro antica popolazione.
Interrogato da Prensa Latina sul numero dei viaggiatori prima della pandemia, ha precisato che fino a marzo del 2020 ne hanno ricevuti più di 150.000 su 14 voli settimanali.
Oggi ci sono tre voli e il turismo raggiunge a malapena il 10% dell’offerta, ha specificato.
Edmunds Paoa ha riconosciuto che la situazione durerà almeno due o tre anni.
Questa settimana due grandi incendi di prati hanno colpito circa 100 ettari e un numero imprecisato di statue di pietra sull’isola, situata nell’Oceano Pacifico, a 3.500 chilometri dal continente americano.
Ig/car