Dal Posto di Comando Presidenziale, nel Palazzo Miraflores, sede del Governo, il presidente ha riflettuto sulla crisi climatica che ha cambiato tutte le condizioni di vita del pianeta e Venezuela quest’anno è stato sottoposto a questa prova, con il riscaldamento dei Caraibi, ha indicato.
Ha sottolineato che i suoli sono ben saturi d’acqua ed ha segnalato che l’onda tropicale numero 45 deve entrare di notte, in una stagione di precipitazioni in cui sono previsti 65 di questi fenomeni naturali.
Il capo dello stato ha commentato che l’ondata numero 44 ha causato il disastro di El Castaño due giorni fa e l’ondata numero 41, l’8 ottobre, quello nella città di Las Tejerías, entrambe situate nello stato di Aragua.
Ha chiesto che tutti i governatori e sindaci, il potere popolare, i consigli comunali, i leader di strada e di comunità, le forze armate nazionali bolivariane e tutte le zone di difesa globale, di tutti gli stati, siano permanentemente vigili ed in attesa.
Maduro ha affermato che la situazione attuale porta a ripensare la pianificazione strategica delle aree abitabili e urbane, da adesso fino ai prossimi 20 anni.
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