È necessario sostenere progetti di ripresa precoce, revocare misure economiche coercitive, porre fine alla presenza straniera illegale e smettere di sostenere il terrorismo e le milizie separatiste e saccheggiare la ricchezza nazionale, ha affermato il diplomatico durante una sessione del Consiglio di Sicurezza dedicata a discutere la situazione in questa nazione levantina.
Sabbagh ha chiarito che tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite relative a Siria hanno sottolineato il principio del rispetto della sua sovranità, unità e integrità territoriale. Ciò dovrebbe applicarsi a qualsiasi approccio alla situazione politica od umanitaria, ha aggiunto.
Il delegato siriano ha invece spiegato che il suo paese era uno dei più stabili e prosperi della regione, ed aveva raggiunto l’autosufficienza alimentare, ma la guerra imposta dal 2011 ha cambiato questa situazione e provocato una crisi umanitaria da non sottovalutare.
Ha denunciato che il blocco imposto dagli Stati Uniti e dai paesi occidentali esacerba la sofferenza umana del popolo siriano, motivo per cui la sua revoca immediata è molto urgente, ha concluso.
Ig/fm