venerdì 26 Luglio 2024
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Ecuador: libertà dell’ex vicepresidente Glas nelle mani dei giudici

Quito, 11 nov (Prensa Latina) L'ex vicepresidente dell'Ecuador, Jorge Glas, considerato vittima della giudiziarizzazione della politica, potrebbe essere oggi più vicino alla libertà dopo l'annullamento del caso noto come “Singue”, anche se su di lui pesano altre due condanne.

 

Questo giovedì, all’unanimità, tre giudici della Corte Nazionale di Giustizia hanno respinto l’accusa contro l’ex vicepresidente e altri sei implicati nelle presunte irregolarità dei contratti per l’estrazione di petrolio nel giacimento di “Singue” durante il governo di Rafael Correa (2007-2017).

A seguito della sentenza, l’ex capo dell’esecutivo ecuadoriano è intervenuto su Twitter ed ha descritto il caso come “assurdo e contraddittorio”, frutto della perversità di legislatori e dei pubblici ministeri venali.

“Quanto sono felice per le persone coinvolte, oneste e patriottiche”, ha detto l’ex governante nel suo messaggio accompagnato dall’hashtag #LosCorruptosSiempreFueronEllos.

La decisione del tribunale apre diversi scenari per Glas, da cinque anni dietro le sbarre per presunti reati di associazione illecita nel caso Odebrecht e per corruzione aggravata nel caso noto come Corruzione, per il quale è stato condannato anche Correa.

In entrambi i casi le condanne del politico ammontano a 14 anni e spetterà a un giudice decidere come calcolarle e quanto tempo dovrà scontare in carcere prima di accedere al cosiddetto “pre-rilascio”.

Questa è la fase in cui un detenuto svolge la sua attività al di fuori del centro penitenziario, anche se deve possedere requisiti e regolamenti.

La difesa dell’ex vice presidente chiederà questo venerdì questo beneficio sulla base del fatto che ha già scontato il periodo di reclusione previsto dalla legge.


Ig/avr

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