Secondo gli organizzatori, l’incontro ha preso come riferimento la realtà cubana e il suo “background come società postcoloniale, con una struttura fallocentrica, dove la razza ed il genere, come costruzioni sociali, acquistano un’importanza cardinale all’interno del tessuto sociale”.
Nell’incontro, i partecipanti si sono confrontati sulle narrazioni visive dei vari supporti artistici che hanno una particolare capacità di riflettere i problemi, gli immaginari, le posizioni e le posture ideologiche degli artisti visivi e del loro contesto.
In questo senso, lo scambio ha permesso di presentare il lavoro svolto da alcune donne artiste che lavorano con la fotografia e, in alcuni casi, tendono ad avere minore visibilità nel circuito delle arti visive a causa degli stigmi patriarcali vigenti nell’immaginario popolare.
L’incontro ha ospitato come relatori il saggista e critico d’arte, Rafael Acosta de Arriba, i ricercatori Dannys Montes de Oca, Leibys Rosales e Leidys Raisa Castro; così come lo studioso Maykel José Rodríguez, che ha parlato delle donne nere e mulatte nel discorso visivo cubano.
Ig/yrv