La dichiarazione del diplomatico, qui citata dalla stampa, è avvenuta durante il suo intervento alla ventesima riunione degli Stati parti della Convenzione sulla Proibizione dell’Uso, dello Stoccaggio e del Trasferimento di Mine Antiuomo, tenutasi presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra.
Ha assicurato che lo svolgimento rapido ed efficiente del lavoro di sminamento deve affrontare una carenza di risorse finanziarie e tecniche a causa delle misure coercitive unilaterali imposte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, oltre alla condizionalità politica per fornire tali risorse.
Il diplomatico ha denunciato che l’occupazione straniera e la presenza di gruppi terroristici in alcune regioni della Siria bloccano l’accesso ed il lavoro di sminamento.
Nonostante tutti gli ostacoli, l’esercito siriano ha disinnescato più di 50.000 ordigni esplosivi, 84.000 proiettili inesplosi e 45.000 mine di vario tipo, ed ha ripulito più di 55.000 ettari da mine e munizioni, ha concluso Alaa.
Ig/fm