A una domanda alla sua conferenza stampa mattutina al Palazzo Nazionale sui residenti messicani nel paese vicino e sul trattamento discriminatorio che ricevono, ha sollevato l’attenzione speciale e privilegiata riservata ad un piccolo gruppo di cubani a Miami.
Ha detto che sono proprio loro che cercano di colpire il popolo di Cuba, la loro stessa patria, applicando e spingendo una politica che viola i diritti umani, ma sono i privilegiati.
Invece i messicani, che sono la maggioranza, più di 40 milioni, non sono trattati come quei cubani. I nostri connazionali sono rispettosi e, contrariamente a quelli di Miami, aiutano la loro terra, la loro famiglia, con rimesse importanti.
E cosa chiediamo per loro? ha chiesto. Bene, solo rispetto, niente di speciale o privilegi, solo quello, e che non penseranno che se mancheranno di rispetto ai messicani rimarremo in silenzio. Ebbene no, li difenderemo e chiederemo un trattamento corretto, normale, non speciale, ha detto.
Ha insistito sul fatto che non vogliono campagne anti-messicane, anti-immigrati, umilianti, tanto meno xenofobe.
Ig/lma