“La solidarietà internazionale è la chiave per affrontare il piano Condor II che si sta applicando in questo momento nel nostro continente, i patrioti e i rivoluzionari dell’America Latina e dei Caraibi devono essere vigili e mobilitarsi contro questo tipo di manovra contraria alle esperienze progressiste e antimperialiste”, ha assicurato in un’intervista esclusiva a Prensa Latina.
Mendoza ha affermato che il neoliberismo non ha perso il potere di sviluppare iniziative volte a generare destabilizzazione e persino situazioni di fascismo, come quella vissuta di recente dai boliviani durante lo sciopero di 36 giorni a Santa Cruz.
“Tutto questo implica un processo di maggiore vigilanza -ha commentato il leader-, di maggiore prevenzione e di progettazione di nuove strategie per i movimenti popolari, le organizzazioni sociali ed i partiti di sinistra della regione”.
Ha ricordato una recente dichiarazione dell’analista politico spagnolo Juan Carlos Monedero, che ha sostenuto che gli Stati Uniti non si preoccupano più tanto di preparare l’esercito per imporre golpe di stato, ma si affidano piuttosto alle strutture legislative e giudiziarie.
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