venerdì 26 Luglio 2024
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La nomina del nuovo capo dell’intelligence peruviana suscita polemiche

Lima, 20 dic (Prensa Latina) La nomina di un capo della Direzione Nazionale dell'Intelligence (DINI) relativa a posizioni di estrema destra da parte della neopresidente, Dina Boluarte, motiva oggi le obiezioni sollevate dai parlamentari progressisti.

 

La persona designata, il colonnello in pensione, Juan Carlos Liendo, è stato fino alla sua nomina consigliere della Commissione Intelligence del Congresso della Repubblica, presieduta da José Cueto, ammiraglio in pensione della panchina del Rinnovamento Popolare, parte di un blocco di destra.


Alla domanda sulla nomina, la presidente ha detto di non conoscerlo fino a poco prima che le fosse raccomandato ed ha deciso di affidargli l’incarico perché lo riteneva adatto dopo averne esaminato il profilo ed averlo incontrato.


Il portavoce della panchina del partito di sinistra Perú Libre, Flavio Cruz, ha espresso a proposito del designato che “non mi sembra un personaggio ideale”, anche se darà un parere più ampio dopo aver raccolto più elementi su Liendo.


Ha espresso preoccupazione per essere un’autorità di intelligence funzionale per “un governo che usa la forza per governare”, in riferimento alle morti durante le proteste sociali scatenate dall’ascesa di Boluarte alla presidenza, dopo la destituzione parlamentare di Pedro Castillo.


La nota giornalista Jacqueline Fawks ha osservato che Liendo era un assistente dello scomparso del Servicio de Inteligencia Nacional (SIN), diretto dal generale Julio Salazar, condannato al carcere per due massacri perpetrati sotto l’amministrazione di Alberto Fujimori (1990-2000), accusa per cui rimane ancora in prigione.


Ig/mrs

 
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