Secondo il calendario previsto, il 19 di questo mese sarà resa nota la lista definitiva dei cinque lungometraggi che si contenderanno tale riconoscimento.
Celebrata e premiata dalla critica, l’opera diretta da Santiago Mitre e interpretata da Ricardo Darín non solo propone un approccio ad un terribile passato, ma costituisce anche un appello a preservare la memoria per evitare un ritorno ai tempi del terrorismo di stato.
Tra il 1976 e il 1983 Argentina ha vissuto i momenti più bui della sua storia e più di 30.000 persone sono state rapite, detenute, torturate e assassinate dall’ultima dittatura militare di questo paese.
In questo contesto, le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo ed altre organizzazioni denunciarono gli orrori commessi dal regime e iniziarono la ricerca incessante della verità.
Con decreti dell’ex presidente Raúl Alfonsín (1927-2009), nel 1983 è stata creata la Commissione Nazionale per la Scomparsa delle Persone.
Il film racconta il lavoro del procuratore Julio Strassera e del suo sostituto, Luis Moreno, in un momento in cui il perseguimento dei capi militari era ostacolato dalle Forze Armate.
Durante l’accusa dei repressori, Strassera ha affermato: “Voglio usare una frase che non mi appartiene perché appartiene già a tutto il popolo argentino. Giudici: Mai più!”.
La condanna di cinque dei nove imputati è stata considerata un evento storico ed un colpo basso all’impunità.
Il film è stato anche selezionato per rappresentare questa nazione agli Oscar.
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