La tensione regna nella città di Cusco, il giorno dopo l’uccisione della 47° vittima, un numero cumulativo a livello nazionale dall’inizio delle proteste, dopo la rimozione e l’incarcerazione dell’ex presidente Pedro Castillo, il 7 dicembre.
La Polizia tiene circondato l’aeroporto di Cusco, per evitare che i cortei si avvicinino a meno di 300 metri dal terminal, i cui dintorni sono stati teatro di rivolte che si sono estese ad altre zone della città.
Negli incidenti, Remo Candia è stato ucciso a colpi di arma da fuoco e 56 sono rimasti feriti, di cui sette agenti di polizia, e 11 sono stati detenuti, tra cui un cittadino colombiano.
Le città di Moquegua, nel sud del paese; e Puerto Maldonado, nell’Amazzonia meridionale, ha subìto una serie di interruzioni del lavoro, mentre i posti di blocco si sono estesi a 26 province, e nella regione meridionale di Tacna un gruppo di agricoltori ha bloccato l’autostrada panamericana vicino al valico di frontiera con Cile.
Ig/mrs