Un aspetto, che anche la stampa ha evidenziato, è la generosità del popolo cubano e la sua musica, che è “una colonna sonora onnipresente e gioiosa che risuona nelle sue città e paesi”. Il quotidiano di New York ha affermato che i viaggiatori potranno trovare “facciate pastello spruzzate dal mare, spiagge di sabbia bianca e valli ricche di tabacco”. Inoltre, ha evidenziato la vicinanza “allettante” del paese caraibico agli Stati Uniti, “anche se spesso si sente fuori dalla sua portata”, per un elemento essenziale che la pubblicazione non ha menzionato: il bloqueo. Per più di sei decenni, agli statunitensi è stato proibito di viaggiare liberamente nella nazione caraibica a causa di questo assedio unilaterale, mantenuto sia dal governo del partito democratico che da quello repubblicano. Secondo il quotidiano, la scorsa primavera “una confluenza di fattori” ha spinto l’amministrazione Joe Biden ad allentare le “regole ferree” (243 misure coercitive) adottate dal suo predecessore Donald Trump, che rendono difficile per i cittadini statunitensi visitare l’isola. Cuba è al 27° posto nella lista delle raccomandazioni, che raggruppa grandi città come Londra (Regno Unito) e Madrid (Spagna), ma anche luoghi pittoreschi scelti sulla base del loro enorme patrimonio e dei loro benefici naturali. Ig/dfm