Il verbale del predetto organo precisa che i detenuti, tra i quali vi è un minorenne, sono indagati per presunti reati contro la pubblica amministrazione, sommosse, violenze, resistenza all’autorità ed ostacolo al funzionamento di pubblici servizi.
Aggiunge che i pubblici ministeri stanno conducendo otto indagini per determinare i responsabili delle 42 morti (41 civili ed un agente di polizia), a cui se ne aggiungono altre sei dovute ad incidenti legati ad azioni di protesta.
Vi sono inoltre 17 cartelle fiscali su casi di cittadini morti o feriti e 80 in cui sono indagati civili detenuti, oltre ad altre tre per attentati a locali del Pubblico Ministero.
Tra questi casi, sono in corso 11 indagini preliminari contro coloro ritenuti responsabili di quelli che i pubblici ministeri definiscono atti di violenza, registrati nelle regioni di Puno, Cusco, Arequipa, Apurímac, Ucayali e Lima.
Alla perdita di vite umane nel rapporto del Pubblico Ministero si aggiunge un totale di 531 feriti, di cui 355 civili e 176 agenti di polizia.
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