“Revocata l’istruzione normativa 12 del 2022 del Funai (Fondazione nazionale dei popoli indigeni) e dell’Ibama (Istituto brasiliano dell’ambiente) che prevedeva lo sfruttamento delle risorse di legname nelle terre indigene”, ha dichiarato Guajajara sul social network Twitter ed ha avvertito che non consentirà ulteriori battute d’arresto per i popoli aborigeni.
Pubblicata a dicembre, prima della fine del precedente governo, l’indicazione normativa prevedeva la cosiddetta gestione forestale sostenibile in territori delimitati, che, in ipotesi, andrebbero tutelati. La modifica della norma è stata aspramente criticata dagli enti ambientali.
Durante i quattro anni di governo di Bolsonaro, le regioni ancestrali hanno affrontato l’estrazione mineraria e il disboscamento illegale in Amazzonia, dove sono stati registrati segni di incendi e devastazioni.
Citata dal portale G1, Juliana de Paula Batista, avvocato dell’Istituto socio-ambientale, ha sottolineato che il documento della precedente amministrazione ha aperto spazio a gravi impatti climatici ed all’aumento della deforestazione nel patrimonio nativo.
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