venerdì 26 Luglio 2024
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Cuba nel deserto oltre il Congresso del Polisario

Dakhla, campo profughi saharawi, 19 gen (Prensa Latina) I vaccini donati da Cuba e gli specialisti laureati sull'isola conservano oggi un sentimento permanente di solidarietà e fratellanza, in terre lontane come il deserto del Sahara.

 

Questa provincia, la più lontana dalle cosiddette Wilayas della Repubblica Araba Saharawi Democratica (SADR) nel sud dell’Algeria, ha un ospedale regionale, diretto da Mohamed Salem Labras, con quasi una dozzina di medici e infermieri laureati presso le Università di Matanzas e Sancti Spíritus, principalmente.

Secondo Salem Labras, da L’Avana hanno ricevuto un lotto di vaccini Abdala per affrontare la COVID-19, un altro esempio di come la patria del leader storico, Fidel Castro, condivide ciò che ha.

Ovunque in questa zona, menzionare Cuba è sinonimo di una sincera amicizia, fratellanza, ha commentato il direttore a Prensa Latina, sottolineando la presenza al XVI Congresso del Fronte Polisario della delegazione guidata da Yudí Rodríguez, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.

Salem Labras ha assicurato che la salute di questa provincia è nelle mani di giovani laureati delle università della nazione caraibica, in collaborazione con la brigata medica cubana con sede presso l’Ospedale Nazionale di Rabuni, capitale amministrativa dei campi saharawi.Chebani Bikal Mahmud, medico generico laureatosi a Matanzas nel 2014, ha evidenziato la solidarietà che gli ha permesso da allora di aiutare la popolazione di questa provincia, in mezzo a tanti bisogni, con il sogno di tornare sull’isola per studiare la specialità di Urologia.

Sono grato per l’opportunità che hanno avuto i medici ed i laureati di oggi in Infermieristica e altre specialità, ha affermato Kikal Mahmud mentre ci accompagnava nell’ufficio di Damin Lahgih, laureato in Imaging.


Ig/leg

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