“Come ci difendiamo dai poteri monopolistici delle aziende che usano la medicina come fattore di potere e di arricchimento mentre milioni di persone muoiono?”, si è chiesto durante il suo intervento all’incontro della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac), che si riunisce a Buenos Aires.
Ha ritenuto che i paesi membri del Celac debbano unirsi ed ha valutato importante la proposta del Messico in questo senso.
“Dobbiamo avere un corpo comune che ci difenda dall’avidità intorno alla medicina e che possa portare la medicina che serve a chi ne ha bisogno”, ha rimarcato il presidente colombiano.
Ha ricordato all’inizio del suo discorso che in America Latina e nei Caraibi, che ospita l’8% della popolazione mondiale, è morto il 30% delle persone che hanno sofferto della COVID-19.
“Ciò significa che non siamo stati in grado di affrontare come regione una delle più grandi sfide contro la vita umana”, e la regione non ha risposto collettivamente.
A questo proposito, Petro ha sottolineato l’importanza di lavorare per raggiungere l’integrazione negli ambiti più diversi ed in ambiti come quello sanitario, con azioni concrete.
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