L’ambasciatrice della nazione antillana, Mirta Granda, ha evidenziato durante quel tributo che Martí è stato definito dal leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, “l’idea del bene”, un pensiero che “ci convoca perché questi sono giorni dedicati a crescere ed a fraternizzare”.
All’incontro hanno partecipato l’ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede, René Mujica, e la segretaria generale dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latinoamericana (IILA), Antonella Cavallari.
Era presente anche un’ampia rappresentanza del corpo diplomatico accreditato in questo paese ed organizzazioni internazionali a Roma, oltre che presso la Santa Sede, nonché membri della comunità cubana residente in Italia e membri di associazioni di solidarietà con l’Isola, tra gli altri partecipanti.
Martí ha affermato che “l’unica forza e l’unica verità in questa vita è l’amore. Il patriottismo non è altro che amore, l’amicizia non è altro che amore”, ha ricordato Granda durante il suo intervento, aggiungendo che Martì stesso “è stato l’apostolo di un sogno titanico, creatore di un pensiero liberatore, umanitario e democratico”.
L’eroe nazionale di Cuba, riconosciuto da Fidel come il più universale dei cubani ed autore intellettuale della Rivoluzione che ha vinto nel 1959, “è stato il coltivatore della semina di un mondo migliore”, ha detto l’ambasciatrice.
Ha anche affermato che “per questo è così importante oggi il dibattito delle idee, la consapevolezza che nasce da un dialogo di civiltà, di generazioni, di pensieri diversi, con l’obiettivo di lottare tutti per il mondo di cui abbiamo bisogno, non solo perché è quello che viviamo, ma perché è quello che lasceremo ai nostri figli e nipoti”.
Ig/ort