venerdì 26 Luglio 2024
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Buena Fe ha messo il cuore di Cuba e della sua musica in “Morada”

Il gruppo Buena Fe evoca gli elementi naturali, sonori e culturali che contraddistinguono Cuba, questo luogo geografico e simbolico presente in ogni loro lavoro, come nella più recente produzione discografica “Morada”.

 

Dal patio della Società Culturale José Martí, in questa capitale, il gruppo dell’isola ha presentato alla stampa il fonogramma che, sotto il sigillo della Società di Registrazioni ed Edizioni Musicali (Egrem), comprende una selezione di 14 canzoni contrassegnate da ritmi diversi e testi taglienti.

Proprio nel giorno del compleanno del leader della band, Israel Rojas, il 7 febbraio, “Morada” è uscito su tutte le piattaforme digitali per avvicinare il pubblico cubano e straniero a questa singolare formula, che da più di due decenni coltiva Buena Fe, con una decina di dischi e centinaia di spettacoli all’anno.

Come ha confessato a Prensa Latina il cantante, che ha appena festeggiato mezzo secolo di vita, questo progetto è il risultato di “un lavoro faticoso, duro e risente anche delle stesse difficoltà che noi cubani attraversiamo per fare musica”.

In questo senso ha ricordato la nascita del fonogramma durante il confinamento dovuto alla pandemia della COVID-19, che ha messo in prospettiva molte pratiche sociali e la necessità di socializzare fisicamente e “scoprire quei piccoli universi quotidiani”.

“Il disco racconta le cose che ti permettono di essere felice”, ha spiegato il direttore della formazione, mentre il co-fondatore e chitarrista della band, Yoel Martínez, ha evidenziato l’impatto della crisi per apprezzare “quelle cose che a causa delle dinamiche della giornata oggi ci sembrano insignificanti ed invece hanno tanto valore”.

Il tema di quel senso di riparo che offre la casa, sia essa la casa, una persona o un paese, è presente in titoli come Farolero, Carnes, El hipopótamo, Quien olvidó, Sur y Mares, Cuánto Más, El macho de la mantis, Roles, Una vez al año, Siembra, Bilis de farándula o Morada, che dà il nome all’album.

“Morada è un album dedicato a Cuba, alla casa, alla famiglia”, ha affermato Rojas, compositore di tutte le canzoni tranne il singolo Café, in cui ha condiviso il compito con il cantautore spagnolo Andrés Suárez, pur sottolineando come i brani risultino essere una sorta di risposta a tutte le vessazioni mediatiche a cui sono sottoposti ed al loro impegno per la patria.

La selezione delle canzoni sancisce il posto del gruppo come “indiscutibile punto di riferimento nella musica di fusione, dove prevalgono trova, pop, pop-rock e son con commistioni di “cubanità” racchiuse magistralmente nel tema di apertura dell’album, “Las más viejas”, indica la presentazione del disco.

Con i dipinti di Dausell Valdés, il disco esibisce un disegno coerente con il messaggio delle canzoni e l’identità della maggiore delle Antille, come elementi della vegetazione tipica, il simbolismo del caffè, delle palme e degli uccelli autoctoni.

Allo stesso modo, si è unito alla produzione uno staff di giovani musicisti, designer e ingegneri del suono, che ha accettato la sfida con impegno ed ha svolto un ottimo lavoro, ha sottolineato Rojas.

I membri della Banda de Boyeros e i nuovi grafici Gerly Cruañas Pérez ed Emilio Ferrás Almaguer, diretti dal fotografo Gabriel Dávalos, hanno anche lavorato alla preparazione dell’immagine per i diversi formati e materiali promozionali.

Senza dubbio, questa produzione è stata una sfida da ogni punto di vista, ha sottolineato Rojas, che ha dettagliato alcune situazioni che hanno segnato il processo, come la stessa crisi sanitaria, la disponibilità di energia a Cuba, l’inflazione economica e le industrie culturali contemporanee, dove valgono di più i “likes”.

Tuttavia, Buena Fe affronta questa nuova sfida con una strategia promozionale focalizzata sulle piattaforme digitali, oltre ai canali tradizionali, ed a marzo inizierà un tour in tutta l’isola, e come preambolo al tour offrirà concerti il 10 e 11 il mese prossimo all’Anfiteatro de L’Avana.

 

Liz Arianna Bobadilla Leon, giornalista di Prensa Latina

 
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