In un’intervista esclusiva a Prensa Latina, ha commentato che le recenti accuse di corruzione che hanno coinvolto il governo, l’abbandono da parte dello stato della popolazione più vulnerabile e bisognosa, nonché le ricorrenti bugie di Lasso, tra gli altri fattori, hanno influenzato la battuta d’arresto elettorale.
Si sentono già voci, tra cui quella di un deputato alleato del governo nazionale, che invocano la cosiddetta morte incrociata, con la quale verrebbe sciolta l’Assemblea Nazionale (Parlamento) e anticipate le elezioni presidenziali, ha detto Rabascall.
A suo avviso, questo “voto punitivo” che il governo ha avuto per aver abbandonato la cittadinanza non gli lascia spazio per la governabilità, cioè senza nessuna possibilità di raggiungere accordi democratici.
Il presidente infrange le sue promesse non perché non possa, ma per mancanza di volontà, ed ora nessuno gli crede, ha detto l’ex candidato, che ha sottolineato la credibilità così bassa dell’attuale capo dell’esecutivo, che è di circa l’8-10%.
Con questi livelli di accettazione gli è impossibile riprendersi e riuscire a governare, perché a questo si aggiunge la bolla di sapone e lo stato di negazione in cui vive, la sua arroganza e prepotenza, ha detto il politico e giornalista.
Ha espresso il suo scetticismo sulla possibilità che il presidente possa arrivare al 2025, visto che, al contrario, si aggiunge l’ingrediente delle accuse di corruzione alle urne, che coinvolgono il governo e persone vicine al presidente.
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