I messicani conoscono la qualità professionale e la dedizione di questi medici da molto tempo, poiché i contingenti di volontari hanno avuto un’eccezionale prestazione nel disastroso terremoto del 1985 e da allora i legami con il settore sanitario cubano si sono rafforzati in modo straordinario.
L’invito al presidente Miguel Díaz-Canel per ringraziarlo personalmente nella bella Campeche per la partecipazione cubana all’ambizioso programma di salute popolare in corso, che sta trasformando l’intero sistema nazionale – con assistenza medica e medicine gratuite, e ospedali operativi 24 ore su 24 – è molto significativo.
Ed è che gli specialisti cubani sono essenziali affinché in queste entità possano essere applicati i programmi, i principi e le norme del nuovo sistema sanitario guidato dall’Istituto Messicano di Sicurezza Sociale, chiamato ufficialmente Piano di Benessere IMSS, con il quale la nazione aspira ad eguagliare quello dei paesi più avanzati d’Europa.
López Obrador insiste sull’importanza di questo sostegno cubano, e la popolazione lo sostiene con espressioni di gratitudine ai professionisti che svolgono il loro lavoro in luoghi remoti, dove, alcuni, non avevano mai avuto uno studio medico.
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