Nonostante fosse già deputata alla IX Legislatura, per la giornalista la condizione continua ad essere una sfida, e “in realtà è un riconoscimento perché non sono una delegata di base, ma potrei essere come tanti cubani meritevoli”.
“Si assume anche con timore per tutto il lavoro che dovranno fare i deputati, oltre al complesso scenario del paese con tanti problemi e richieste accumulate, e noi facciamo proprio parte di questo popolo che ci elegge”, ha detto.
In dichiarazioni a Prensa Latina, Saladrigas ha sottolineato il sistema parlamentare cubano, “dove il Potere Popolare si basa sul collegio elettorale di ogni quartiere, l’impegno è grande, solo nella IX Legislatura abbiamo sviluppato 30 leggi, raccolte nella Costituzione del 2019”.
Ha anche riconosciuto che “possiamo fare questo lavoro abbastanza bene perché abbiamo questo sistema di rappresentanti del popolo, che sono in realtà gli architetti che chiedono la trasformazione, il successo dell’Assemblea dipenderà da questo”.
Riguardo alla trasparenza, che ha la sua condizione nel sistema legislativo cubano, ha aggiunto che “essere deputata non è una posizione professionale, e mi sembra una delle maggiori ricchezze, la stessa l’essenza dell’Assemblea, perché apparteniamo a tutti i settori della società, in modo che gli approcci sono più eterogenei”.
Riguardo alle prospettive che i deputati eletti dal popolo il 26 marzo si troveranno ad affrontare, ha evidenziato che “ci sono molti problemi, molte sfide, ma la mentalità deve essere quella di come la cittadinanza possa diventare protagonista delle trasformazioni, e per questo percorriamo il paese e conosciamo più da vicino le situazioni delle persone”.
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