Brasile, 22 feb (Prensa Latina) Il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino, ha deciso oggi di aprire una nuova inchiesta della Polizia Federale sul caso della consigliera afroamericana Marielle Franco, assassinata quasi cinque anni fa a Rio de Janeiro.
“Al fine di ampliare la collaborazione federale con le indagini sull’organizzazione criminale che ha perpetrato gli omicidi di Marielle e Anderson Gomes, ho deciso incominciare un’indagine presso la polizia federale. Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare a chiarire tali crimini”, ha scritto Dino sul social network Twitter.
A gennaio, al suo insediamento, il ministro ha promesso ai parenti della difensora dei diritti umani che “è una questione d’onore che lo stato brasiliano intraprenda tutti gli sforzi possibili e ragionevoli, e lo farà, affinché questo crimine venga definitivamente risolto”.
Franco, del Partito Socialismo e Libertà, e il suo autista Gomes sono stati uccisi in una zona centrale di Rio la notte del 14 marzo 2018.
Tredici colpi di un mitra HK MP5 ad alta precisione, utilizzato solo dalle forze di polizia d’élite, hanno colpito il veicolo su cui viaggiavano.
Le famiglie di entrambi affermano di aver perso la speranza di risolvere il delitto.
Ancora oggi non c’è chiarezza su chi fosse intellettualmente responsabile della fatale trasgressione indagata dalla Polizia Civile e dal Pubblico Ministero di Rio.
Durante tutto questo periodo, le indagini indicano la partecipazione di miliziani delle forze di sicurezza.
Il 14 marzo 2019, l’agente di polizia in pensione Ronnie Lessa e l’ex ufficiale militare Élcio Queiroz sono stati arrestati con l’accusa di essere gli autori materiali del crimine.
La motivazione dell’omicidio non è ancora chiara, ma secondo quanto riferito, Franco è stata assassinata per il suo attivismo per i diritti umani.
Dopo quasi cinque anni, la domanda: “Chi ha ordinato l’uccisione di Marielle Franco?” non ha ancora nessuna risposta.
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