In un’iniziativa convocata dall’Organizzazione Nazionale dei Pionieri, i bambini hanno organizzato eventi nei loro centri educativi e nelle piazze delle principali città, dove hanno alzato bandiere nazionali e striscioni con frasi che esortavano alla fine dell’ingiusto blocco.
Hanno anche invitato la comunità internazionale ed i paesi arabi ad agire per porre fine a questa politica disumana che colpisce il processo educativo e causa carenze di cibo, medicine, carburante ed elettricità.
Meritiamo di vivere in pace, con sicurezza e stabilità, come il resto dei bambini del mondo, hanno scritto su alcuni dei loro striscioni.In questa capitale, centinaia di bambini si sono riuniti davanti all’ufficio delle Nazioni Unite, dove hanno consegnato una lettera indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite e al Coordinatore Residente delle Nazioni Unite in Siria.
Nel loro messaggio, hanno denunciato che le misure punitive dell’Occidente hanno esacerbato il dolore e la sofferenza accumulati durante 12 anni di guerra, oltre a portare alla carenza di medicinali, cibo, risorse educative e persino latte.
Ig/fm