Questa decisione, insieme ai continui inviti degli estremisti a prendere d’assalto la moschea di Al Aqsa, è una pericolosa escalation che apre le porte ad un nuovo confronto, ha avvertito il partito politico in una nota.
A questo proposito, ha denunciato le azioni contro il popolo palestinese dei successivi governi di Tel Aviv, tra cui omicidi, attentati, demolizioni di case, confisca di terre ed espulsione della popolazione araba.
La politica di confisca della terra palestinese per la costruzione di case negli insediamenti continua come parte della “guerra globale intrapresa dall’occupazione contro la presenza palestinese”, ha sottolineato.
Il FPLP ha anche messo in dubbio il sostegno degli Stati Uniti a Israele e ha allertato i palestinesi che sostengono la soluzione di Washington per risolvere la disputa.
“E’ sorprendente che alcuni continuino a scommettere sulla soluzione statunitense di un accordo e sulla possibilità che l’occupazione accetti una proposta che ci dia i nostri diritti nazionali”, ha concluso.
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