L’ambasciatore venezuelano presso le Nazioni Unite, Samuel Moncada, ha affermato in dichiarazioni alla televisione che questa vicenda ha 200 anni e trascende ogni ideologia e colore perché si tratta di verificare “se siamo stati truffati o no”.
Ha stimato che questo “è il problema più grande” che ha la Repubblica Bolivariana e la politica quotidiana è piccola, perciò nessun governo può essere incolpato.
Il meglio che le nuove generazioni possono capire è che Venezuela ha perso un pezzo del suo territorio perché era in una guerra civile ed era un momento di debolezza, ecco perché “gli uccelli rapaci sono calati mentre ci uccidevamo a vicenda”, ha affermato.
Secondo il diplomatico, oggi credono che ci troviamo nella stessa situazione ed è “l’unità nazionale che ci salverà” quando “l’agente del male” verrà a creare divisioni su questo tema, perché vogliono toglierci il nostro territorio, “non lasciamo che ci dividano su questo tema”, ha sottolineato.
La vicepresidentessa esecutiva, Delcy Rodríguez, ha annunciato ieri alla stampa che nei prossimi giorni il presidente parlerà al paese e svolgerà un’ampia consultazione con tutti i settori sulle implicazioni di questa sentenza incidentale.
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