Il vice segretario generale dell’Organizzazione per la Palestina ed i Territori Arabi Occupati, Saeed Abu Ali, ha denunciato l’attacco, sottolineando che fa parte della guerra aperta contro il popolo palestinese.
Abu Ali ha ritenuto il governo israeliano responsabile delle conseguenze e delle ripercussioni di questo raid, compiuto ieri.
In un comunicato, l’ente ha precisato che l’ospedale governativo di Jenin ha ricevuto 63 feriti, di cui 10 gravi, tra cui una ragazza di 15 anni con l’impatto di un proiettile alla testa.
Ha spiegato che gli altri sono stati trasferiti all’ospedale specializzato Ibn Sina e uno al centro medico Al Riza.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Wafa, un folto contingente di soldati ha preso d’assalto la città e il vicino campo profughi, dove si sono aperti a ventaglio per effettuare gli arresti.
Ciò ha provocato scontri in varie zone, ai quali i militari hanno risposto con proiettili veri.
Da parte sua, la Società della Mezzaluna Rossa Palestinese ha denunciato che un veicolo militare ha urtato deliberatamente un’ambulanza mentre si stava recando a prelevare i feriti.
Ig/rob
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