venerdì 26 Luglio 2024
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Palestina chiede un incontro urgente della Lega Araba dopo l’aggressione israeliana

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Il Cairo, 3 lug (Prensa Latina) Il governo palestinese ha chiesto oggi una riunione urgente della Lega Araba per affrontare l'offensiva militare israeliana nel nord della Cisgiordania occupata, che ha provocato finora almeno otto morti e cinquanta feriti.

Il rappresentante permanente della Palestina presso l’organizzazione, Muhannad Al-Aklouk, ha spiegato alla stampa che lo scopo della convocazione è analizzare “come affrontare la continua e crescente aggressione israeliana contro il nostro popolo”.
L’incontro urgente si terrà in coordinamento con i fratelli dell’Egitto e della Giordania, ha precisato.
Il Ministero della Salute palestinese ha riferito nel suo ultimo rapporto che tre delle vittime ci sono minorenni e 10 dei feriti sono in gravi condizioni.
Questa mattina le forze di sicurezza israeliane hanno lanciato la loro più grande operazione militare in Cisgiordania da anni.
L’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa ha denunciato che dopo il bombardamento iniziale di droni, un grande contingente di soldati e circa 150 veicoli militari, compresi i bulldozer, è entrato a Jenin e nel suo accampamento profughi da diversi assi.
Il ministero dell’Informazione ha denunciato che i soldati hanno attaccato i giornalisti palestinesi che stavano coprendo l’attacco.
La Lega Araba e diversi paesi del Medio Oriente hanno condannato con forza la nuova incursione.
Riteniamo lo stato occupante responsabile di questi crimini di guerra, che violano numerose leggi internazionali, ha avvertito in un comunicato il segretario generale dell’organizzazione panaraba, Ahmed Aboul Gheit. Questa operazione mina qualsiasi sforzo per riprendere i negoziati e quindi seppellisce la speranza per la pace regionale, ha affermato.
Il parlamento arabo si è pronunciato in modo simile, considerando l’offensiva come una punizione collettiva contro la popolazione civile.
L’Egitto si è unito all’ondata di condanna respingendo i ripetuti attacchi israeliani contro città e paesi palestinesi in chiara “violazione del diritto internazionale”.
Da parte sua, il ministero giordano degli affari esteri e degli espatriati ha esortato la comunità internazionale ad applicare misure per fermare l’operazione militare.
Sia il governo che i partiti palestinesi hanno condannato la nuova offensiva, definendola un crimine di guerra.
Il nostro popolo non si inginocchierà, non si arrenderà, non alzerà bandiera bianca e rimarrà fermo nella sua terra di fronte a questa brutale aggressione, fino a quando l’occupazione non sarà sconfitta e la libertà non sarà raggiunta, ha concluso il portavoce della presidenza, Nabil Abu Rudina.

Ig/rob

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