“I sentimenti di solidarietà ed affetto di amici come voi hanno reso più sopportabili gli anni di reclusione e ci hanno dato la forza per continuare la nostra lotta, oltre a darci la sensazione di essere sempre accompagnati”, ha detto il combattente.
Guerrero ha detto ai suoi interlocutori che per un rivoluzionario c’è sempre un motivo per lottare, e per dimostrare l’adeguatezza della causa che difende, e la cosa più importante è trasmettere questo spirito alle nuove generazioni, che considera molto più preparate delle precedenti.
Momenti emozionanti del dialogo dell’eroe con gli amici russi sono stati i suoi ricordi degli anni di carcere negli Stati Uniti, dove ha percepito la solidarietà mondiale con il cosiddetto “Caso dei Cinque”, così come l’incoraggiamento del popolo cubano e della massima leadership del paese.
Ha anche commentato come ha iniziato a scrivere poesie e disegnare, e l’aiuto che ha ricevuto da amici di tutto il mondo ed altri prigionieri per imparare entrambe le arti.
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