venerdì 26 Luglio 2024
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I ministri degli Esteri di Siria e Iran respingono l’occupazione e le minacce statunitensi

Damasco, 30 ago (Prensa Latina) Il ministro degli Esteri siriano, Faisal Al-Mekdad, ed il suo omologo iraniano, Hussein Amir Abdullahian, hanno espresso oggi la loro ferma condanna dell'escalation militare degli Stati Uniti e della loro flagrante occupazione di alcune parti del territorio siriano.

L’obiettivo della concentrazione delle forze militari statunitensi al confine iracheno con Siria è quello di fare pressione sullo stato siriano affinché cambi le sue posizioni di principio, ma Washington non otterrà risultati, ha affermato il capo della diplomazia siriana durante una conferenza stampa congiunta con Abdullahian, tenutasi nella sede del Ministero degli Esteri in questa capitale.
Ha aggiunto che Baghdad ha confermato a Damasco che non permetterà che vengano lanciate aggressioni dal suo territorio. “Applaudiamo questa posizione dei nostri vicini e né gli Stati Uniti né la loro coalizione riusciranno a influenzare negativamente le relazioni siriano-irachene”, ha aggiunto.
Washington non può mettere in atto le sue minacce e, se lo farà, si troverà di fronte a Siria, che ha resistito al terrorismo ed al blocco imposto da Washington, che rappresentano l’altra faccia del terrorismo, ha chiarito il Ministro.
A sua volta, il ministro degli Esteri iraniano ha sottolineato che gli Stati Uniti devono smettere di danneggiare i popoli della regione. Consigliamo ai soldati statunitensi di ritornare da dove sono venuti e di assicurarsi che nessuno possa bloccare le strade che collegano i paesi della regione, ha avvertito, riferendosi alle minacce di tagliare l’autostrada tra Iran, Iraq, Siria e Libano.
Il ministro iraniano ha ribadito che il suo paese continuerà a fornire sostegno alla leadership, all’esercito ed al popolo siriano, finché la situazione nel paese non si sarà stabilizzata.

Ig/fm

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