Intervenendo nel dibattito generale sul seguito dell’attuazione della Dichiarazione e del Programma d’Azione di Vienna del 1993, il rappresentante dell’isola Jairo Rodríguez ha ricordato che questo meccanismo di rafforzamento della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Carta dell’ONU prevede tra i suoi articoli il numero 17, cioè l’appello alla comunità internazionale affinché adotti misure tempestive per promuovere la cooperazione nella lotta al terrorismo.
Questa sezione del testo adottato tre decenni fa avverte che gli atti, i metodi e le pratiche terroristiche in tutte le loro forme e manifestazioni sono attività orientate alla distruzione dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della democrazia, minacciano l’integrità territoriale e la sicurezza degli stati e destabilizzano governi legittimamente costituiti.
Rodríguez, nel suo discorso a nome di diversi paesi al termine dei lavori della 54° sessione ordinaria del Consiglio, ha denunciato il carattere criminale ed ingiustificato dei metodi e delle pratiche terroristiche.
Allo stesso modo, il funzionario della Direzione Generale degli Affari Multilaterali del Ministero delle Relazioni Straniere cubano ha sottolineato che risulta contrario ai valori ed ai principi della Carta delle Nazioni Unite sostenere attivamente o passivamente le organizzazioni terroristiche e le persone che incitano, pianificano, finanziano od eseguono tali crimini.
A questo proposito, siamo preoccupati per il verificarsi di atti terroristici contro le sedi diplomatiche, che mettono in pericolo il diritto alla vita ed all’integrità fisica dei loro dipendenti, ha affermato nella città svizzera.
Nel dibattito stesso, ma a livello nazionale, la delegazione cubana ha ripudiato l’attacco terroristico del 24 settembre contro l’ambasciata dell’isola a Washington D.C., bersaglio di due bombe molotov.
“La difesa dell’odio e dell’intolleranza ha alimentato l’estremismo e gli atti terroristici contro stati sovrani, ed anche contro le loro rappresentanze diplomatiche all’estero, che Cuba respinge e denuncia con forza”, ha affermato.
La maggiore delle Antille ha approfittato del forum del Consiglio dei Diritti Umani per chiedere la fine delle pratiche dannose nel trattamento dei diritti umani, in particolare la selettività, la politicizzazione ed i meccanismi punitivi, a cui sono soliti ricorrere alcuni paesi occidentali.
Allo stesso tempo, continuano ad applicare misure coercitive unilaterali, contrarie al Diritto Internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite, come il bloqueo che mantiene il governo degli Stati Uniti contro Cuba, nonostante la schiacciante richiesta internazionale per la sua revoca.
Waldo Mendiluza, corrispondente di Prensa Latina
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