Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha denunciato in un comunicato “in termini energici” l’azione delle autorità israeliane con “deboli pretesti, che non hanno nulla a che fare con il diritto internazionale o con gli accordi firmati”.
Il provvedimento è uno scandalo diplomatico e l’Unione Europea, le sue istituzioni e gli stati membri devono condannarlo fermamente e non ignorarlo perché è illegale ed è illegittimo, si legge nel testo.
La notizia è stata rivelata questa settimana dal portale di notizie israeliano Walla e successivamente confermata dal ministero degli esteri nazionale.
Secondo il quotidiano The Times Of Israel, i ministri degli esteri di Irlanda, Regno Unito e Norvegia hanno visitato la zona nelle ultime settimane ed hanno chiesto di visitare le città palestinesi nell’Area C della Cisgiordania, che è completamente controllata dalla nazione vicina, ma è stato negato loro l’accesso.
Il periodo indica che la decisione è stata apparentemente adottata dal Ministero degli Esteri, poiché sia l’Esercito che il Servizio di Sicurezza Nazionale (Shin Bet) hanno preso le distanze dalla misura, così come il collegamento militare con i palestinesi, comunemente noto con le iniziali Cogat.
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