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Díaz-Canel: Cuba vive sotto la pressione degli Stati Uniti, ma supererà la sfida

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L'Avana, 17 ott (Prensa Latina) Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha assicurato che il suo paese vive attualmente una situazione di massima pressione e asfissia economica da parte degli Stati Uniti per fratturare l'unità nazionale e far crollare la rivoluzione.

Il presidente cubano, in un’intervista esclusiva con la giornalista Arleen Rodríguez, ha accusato la politica di bloqueo dei successivi governi statunitensi contro l’isola, che dura da più di sessant’anni.
Il bloqueo economico, la persecuzione finanziaria e l’enorme campagna di disinformazione e sovversione promossa dalla Casa Bianca rendono la vita dei cubani molto più complessa in mezzo al conflittuale scenario internazionale, ha spiegato il presidente.
Nonostante il perdurare del bloqueo, nella prima metà del 2019, l’economia ha funzionato più facilmente – ha ricordato – ma tutto è cominciato a cambiare con l’applicazione di oltre 240 misure coercitive da parte del governo dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump (2017-2021).
Pochi giorni prima della scadenza del suo mandato, Trump ha inserito Cuba nella falsa lista dei paesi che, secondo il suo approccio unilaterale, sponsorizzano il terrorismo, che taglia ogni forma di finanziamento e di accesso alle risorse energetiche, ha commentato il presidente.
Nel sostenere la continuità di questa politica dell’attuale inquilino della Casa Bianca, il presidente di Cuba ha sottolineato la crudeltà della sua applicazione nel pieno della pandemia della COVID-19, i cui effetti sull’economia sono stati devastanti.
In questo contesto, ha sottolineato il valore degli scienziati, del sistema sanitario e delle persone che sono riuscite a salvare vite umane creando vaccini, medicinali e attrezzature mediche nazionali, data l’impossibilità di accedervi sul mercato mondiale.
Nel dialogo con la giornalista della trasmissione televisiva Mesa Redonda, Díaz-Canel ha fatto riferimento alla complessità dell’economia nazionale, segnata dalla mancanza di valuta estera, che impedisce l’acquisizione di materie prime per incoraggiare le industrie, produrre medicinali, prodotti agricoli ed importare gli alimenti necessari.
Ha riconosciuto che, sebbene alcune misure economiche non abbiano avuto l’effetto desiderato, l’attuale spirale inflazionistica non può essere attribuita alle decisioni adottate nella cosiddetta “Tarea de Ordinamiento”, applicata pochi mesi prima dell’inizio della pandemia della COVID-19.
Il mondo sta vivendo un’inflazione con destabilizzazione delle economie e dei mercati, resa ancora più complessa dallo scontro tra Russia e Ucraina, ha spiegato il capo dello Stato.
Per quanto riguarda l’impatto delle micro, piccole e medie imprese (Mipymes) sullo scenario economico nazionale, il presidente ha elogiato il contributo che danno in termini di fornitura di beni e servizi, che oggi non possono essere assunti dall’azienda statale socialista e dal governo.

Ig/lld

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