L’entità ha precisato in un comunicato che 3.785 persone sono morte nell’enclave costiera, dove anche 12.000 sono rimaste ferite dai bombardamenti del paese vicino, lanciati in risposta ad un’operazione di Hamas, che ha causato la morte di 1.300 israeliani.
Il ministero ha precisato che altri 74 palestinesi hanno perso la vita e 1.300 sono rimasti feriti in Cisgiordania.
In mezzo a questo panorama, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha parlato telefonicamente giovedì con i primi ministri dell’India, Narendra Modi, e della Malesia, Anwar Ibrahim.
Durante il suo contatto con Modi, il presidente ha spiegato la situazione ed ha chiesto di lavorare per fermare gli attacchi israeliani.
Inoltre, ha sostenuto l’invio di aiuti urgenti all’enclave costiera assediata, dove vivono 2,3 milioni di palestinesi, che sono senza medicine, cibo, carburante, elettricità ed acqua.
Da parte sua, Modi ha ribadito la sua posizione di sostegno alla pace sulla base del diritto internazionale e la sua solidarietà al popolo palestinese.
Abbas si è espresso in termini simili durante la sua conversazione con Ibrahim, ha spiegato l’agenzia di stampa ufficiale Wafa.
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