Le azioni di Tel Aviv sono completamente in contrasto con i valori stabiliti dalla Convenzione di Ginevra, dalla Carta delle Nazioni Unite e dalle più semplici regole dei diritti umani, ha affermato il Ministero degli Affari Esteri in una dichiarazione pubblicata oggi.
Il testo si riferiva al recente bombardamento del campo di Jabalia nella Striscia di Gaza, che è costato la vita a più di 400 palestinesi e ne ha feriti altre centinaia, e lo descrive come un crimine di guerra ed un crimine contro l’umanità.
I nuovi crimini ricordano al mondo i massacri commessi dalle bande sioniste negli anni Quaranta e Cinquanta a Deir Yassin e Kafr Qasem, si legge nella nota ufficiale.
D’altro canto ha definito ripugnanti e antiumane le dichiarazioni dei funzionari degli Stati Uniti e dei paesi occidentali sul diritto di autodifesa di Israele.
Queste posizioni danno il via libera al regime israeliano per continuare ad uccidere palestinesi ed a distruggere ospedali, campi profughi e case, ha considerato il Ministero degli Esteri.
Siria reclama inoltre ai popoli del mondo affinché intensifichino la loro lotta per fermare questi crimini, che minacciano di bruciare il patrimonio umano e rovinare l’aspirazione ad un mondo in cui prevalgano la pace e la stabilità, conclude la dichiarazione.
Ig/fm