Il braccio destro di Fujimori, Vladimiro Montesinos, gli ex capi dell’Esercito, Nicolás Hermoza, e del Servizio d’Intelligence Nazionale, Julio Salazar, e gli ufficiali Juan Rivera e Federico Navarro sono stati scagionati dalla stessa accusa.
La dichiarazione del sindacato sottolinea che, come avvenne sotto il pesante regime di Fujimori, “la magistratura ha concesso l’impunità agli autori materiali e intellettuali di questo vile omicidio, nel quadro di un processo reso difficile da decisioni dell’ultimo minuto”.
Aggiunge che la sentenza offende la memoria di Pedro Huilca, che guidava l’opposizione sindacale alla politica neoliberista imposta da Fujimori, con il quale si era confrontato pubblicamente e per la quale aveva ricevuto tacite minacce da parte del governante.
“La classe operaia continuerà a mobilitarsi fino a quando questa assoluzione non sarà annullata ed i responsabili pagheranno per questo crimine orrendo”, dice, sostenendo che ci sono prove abbondanti contro gli accusati e reclamando giustizia, democrazia, libertà e dignità.
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