Il Ministero degli Affari Esteri e dell’Immigrazione ha affermato in un comunicato che il gruppo dovrebbe visitare l’enclave costiera per verificare la portata e le dimensioni del genocidio contro il popolo palestinese.
Inoltre, ha affermato, dovrebbe analizzare la questione delle persone scomparse e di quelle detenute dai militari del paese vicino. La scoperta della fossa comune, dove furono sepolte 30 persone bendate e con le mani legate, è la prova evidente che furono giustiziate mediante un procedimento a freddo, ha affermato.
Il ministero ha sottolineato che questo risultato riflette l’entità della tragedia a cui sono esposti i civili in quel territorio, dove vivono circa 2,3 milioni di persone.
A questo proposito, ha condannato “massacri ed esecuzioni di massa, anche di detenuti, in flagrante violazione di tutte le norme e leggi internazionali”.
Secondo dati ufficiali, dall’inizio del nuovo ciclo di violenze, il 7 ottobre, più di 26mila palestinesi hanno perso la vita nella Striscia e altri 65mila sono rimasti feriti.
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