giovedì 14 Novembre 2024
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La richiesta dell’Ecuador di entrare nell’ambasciata messicana è definita un errore

Hanno definito un errore diplomatico la richiesta dell'Ecuador di entrare nell'ambasciata messicana a Quito per catturare l'ex vicepresidente Jorge Glas, richiesta già respinta dal governo messicano.

L’ex ministro degli esteri ecuadoriano, Francisco Carrión, ha classificato come un “errore” il fatto che il Ministero degli Esteri della nazione sudamericana, attraverso una lettera, abbia chiesto il consenso affinché le forze dell’ordine potessero entrare nella legazione.
Nelle dichiarazioni rilasciate al canale Ecuavisa, Carrión ha considerato “quello che è stato fatto è veramente goffo, assurdo e mette in cattiva luce l’Ecuador tra i firmatari della Convenzione sull’asilo di Caracas”.
L’ex funzionario ritiene che la risposta del governo di Andrés Manuel López Obrador di respingere la richiesta sia corretta.
Allo stesso modo, l’ex vicecancelliere ecuadoriano Fernando Yépez ritiene che la richiesta dell’Ecuador sia una “vergognosa stupidata” ed una “totale sciocchezza”.
“López Obrador non è Lenín Moreno, che ha autorizzato l’ignominioso ingresso della polizia britannica nella nostra ambasciata a Londra per arrestare Julian Assange”, ha ricordato Yépez.
Questo sabato, la cancelliera del paese messicano, Alicia Bárcena, ha parlato dell’evento e ha affermato che autorizzare l’ingresso delle autorità costituirebbe un precedente e violerebbe l’immunità diplomatica.
Glas si trova dal 17 dicembre come ospite presso l’ambasciata messicana a Quito e attende una risposta alla sua richiesta di asilo.
Bárcena ha sottolineato a questo proposito che Messico la sta analizzando per vedere quanto si tratti di una persecuzione politica, quanto sia realmente un problema legale e di corruzione.
“Messico è sempre stato un paese molto accogliente per i richiedenti asilo e i rifugiati, soprattutto quando fuggono da persecuzioni politiche”, ha spiegato.
L’ex vice presidente, considerato uno dei simboli del “lawfare” in Ecuador, ha ricevuto temporaneamente il beneficio della pre-liberazione il 28 novembre 2022, dopo l’unificazione di due pene detentive di sei e otto anni per i casi Odebrecht. Per corruzione, rispettivamente, il provvedimento però è stato revocato.
Il 5 gennaio di quest’anno, il Giudice Nazionale di Garanzia Penale, Luis Rivera, ha ordinato la cattura dell’ex funzionario per presunta appropriazione indebita nel caso denominato Ricostruzione di Manabí, che indaga su presunta appropriazione indebita di lavori pubblici dopo il terremoto del 2016.

Adriana Robreño, corrispondente di Prensa Latina in Ecuador

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