In un messaggio sul social network Twitter, il rappresentante dell’OMS ha sottolineato che “la malnutrizione gioca un ruolo fondamentale in questi bambini e nel numero di morti infantili a Gaza.
“I bambini di Gaza sopravvissuti ai bombardamenti potrebbero non sopravvivere alla carestia”, ha scritto Adhanom su Twitter.
Quando un bambino dovrebbe fare tre pasti e finisce per mangiarne solo uno, non è sufficiente; il suo corpo diventa carente di carboidrati, vitamine, proteine e privo di grassi necessari al corpo, “ed inoltre entra in un grave stato di disidratazione”, ha spiegato in un video sullo stesso social network il dottor Imad Dardonah, dell’unità pediatrica dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza.
Il medico ha osservato che i medici del suo ospedale non possono curare tra il 50 e il 60% dei casi di malnutrizione che ricevono e la loro unica possibilità è somministrare ai bambini una soluzione salina o zuccherina.
Secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite, nel nord dell’enclave un bambino su sei sotto i due anni soffre di malnutrizione acuta.
A ciò si aggiunge che quasi il 3% soffre di un grave deperimento, il che mette ulteriormente a rischio la vita e la possibilità di complicazioni mediche e di morte a meno che non ricevano cure urgenti.
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